Il week end passato doveva essere dedicato alla salita dell'éperon de la Tournette, ma all'ultimo momento Giacomo si è tirato indietro per impegni inderogabili in più il clima torrido che prevedeva uno 0 termico a 4600 m nelle ore notturne ci ha convinto a cambiare destinazione e allora cosa servire in tavola? Ecco che un piccolo tarlo che ogni tanto si risveglia dentro la mia testa comincia nuovamente a scavare...molto caldo...montagna...salitona...voglia di fresco...fatica...bivacco...tanta roccia...VIA CASSIN SULLA NORD EST DEL PIZZO BADILE!!!!! PERFETTA!!! Solito giro di telefonate , solita consultazione...solito ritrovo di teste di.......malate......
Quindi tutti daccordo si va in Svizzeraaaaa, ma la parete sarà in condizioni? Telefono ad Heidi al rifugio del Sasc Fourà e metà in tedesco, metà in italiano, ma soprattutto in spagnolo, che ne io ne Heidi parliamo...non si capisce una fava...si capisce solo che la cengia di attacco non è in condizioni...mucha nieve...muy perigloso...ho capito... chiamo Roby...ciao, io non capisco come parla, ma non importa, andiamo lo stesso, portiamo tutto!!! Risultato: venerdì sera ci sono quattro muli carichi di picche, ramponi, scarponi e quant'altro che salgono al rifugio.
Cena con tanta suppe...anchora suppe? Cradite suppe?...nanna e sveglia alle 4.30 con Andrea che litiga con il vicino di branda perchè ha russato tutta la notte...colazione e cammino verso la parete...sempre carichi come muli...arrivo al colle da dove si vede la cengia di attacco eeeeee....cazzo! La cengia è pulita, ma dov'è la mucha nieve? Il muy perigloso...ma soprattutto che ce ne facciamo di picca, ramponi, scarponi? Ce li portiamo su!!!
Bando agli scherzi, la parete è stupenda, immensa, molto compatta e di roccia ottima, arrampicarci è un vero viaggio, quando ti trovi alla base pensi solo che oggi dovrai arrampicare molto.
La scalata pur essendo una classica è molto esterna ad eccezione dei tre tiri in camino di cui il primo è veramente tosto se scalato con uno zaino (enorme) sulle spalle, i posti per eventuali bivacchi in parete ci sono anche se non sono così abbondanti come mi aspettavo, quelli relativamente comodi si contano sulle dita di una mano, mi ripeto, per essere una salita del 1937 è una scalata moto esterna, la roccia è veramente eccezionale, sembra impossibile pensare di scalarla con l'attrezzatura utilizzata all'epoca, veramente complimenti a Cassin...e compagni.
 |
Muli da soma |
 |
salendo al sacs fourà |
 |
Andrea-Diego-Sacha-Roby |
 |
Pizzo Badile |
 |
quel che resta della neve sulla cengia da lontano |
 |
quel che resta della neve sulla cengia da vicino |
 |
parete nord est |
 |
la cengia di attacco dall'alto |
 |
diedro Rebuffat |
 |
primi tiri |
 |
Andrea sui primi tiri |
 |
primo VI |
 |
Sacha e il suo compagno di scalata...LO ZAINO |
 |
camini sommitali |
 |
secondo camino |
 |
uscita dai camini |
 |
bivacco Radaelli in cima |
 |
i nostri...muli |