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domenica 12 aprile 2015

Primavera in Verdon (Les Rideaux de Gwendal, Dans les Yeux d'Hervé, La Fete des Nerfs, Au dela du delire)

Ormai prossimo ad allontanarmi definitivamente dalla Francia del sud, ho pensato che fosse doveroso approfittare dell’ultima primavera da queste parti per togliermi per un po’ di tempo la voglia di Verdon (già consapevole di fallire in questa missione…). E così per due volte, a breve distanza l’una dall’altra, siamo ritornati nelle gole per salire un tris di vie cui tenevo davvero da molto tempo.
Il primo week end di marzo, ad un anno esatto dall’ultima volta qui, Elvio, con un gesto di grande altruismo ha accettato di tornare sulla magnifica Rideaux de Gwendal , che lui aveva già salito anni fa, per fare divertire come due bambini me e la Nella. La via è magnifica, giustamente nota come una delle più belle della prima tornata anni ’80. Chiodatura mai spaziata, salvo il famoso passo obbligato (un bel 6c vero) sull’ottavo tiro, dove, contrariamente a quanto si legge da qualche parte, non c’è più alcun nut incastrato ad addolcire il gioco: il passo è quindi, super obbligatorio, ma per fortuna si cade bene senza conseguenze (testato dal sottoscritto J). Prima e dopo si scala per il puro piacere di scalare, senza troppi patemi (incluso il 7b del quarto tiro, facilmente ammorbidibile con un nut piccolo). Veramente commovente il sesto tiro, senza alcun dubbio il 6b+ più bello della mia vita…
Il giorno successivo siamo usciti dalle gole, per andare in esplorazione verso la bella parete di Le Galetas e salire una via nuova di zecca, Dans les Yeux d’Hervé, che ci ha consentito una piacevolissima domenica di scoperta e di arrampicata su roccia perfetta.
La seconda puntata è andata in onda nel week end di Pasqua, questa volta con un gruppetto più nutrito di voraci climber. Sabato con Giovanni, in gran forma, è stata la volta delle Fete des Nerfs, altro classico capolavoro e via test del Verdon. Il primo tiro dalla cengia, a freddo, fa subito capire che su questa via non si scherza. Vuoto asfissiante, pochi piedi e mai come li vorresti, prese sfuggenti e poco evidenti, uniti ad una chiodatura che non permette troppe distrazioni, sono gli ingredienti principali di questo “monumento delle Gole”, come lo chiama la recentissima guida di Faudou e Olivier. Le difficoltà sono continue e pochissimi tiri consentono di tirare effettivamente il fiato ed in più, proprio quando inizi ad avere davvero voglia di uscire sulle creste, due tiri finali che non scherzano per nulla. L’ultimo in particolare, a due spit dal bordo, impegna in quello che per me è il passo obbligatorio più duro di tutta la via, su cui ho gentilmente ceduto il passo al grande Giova…qualcuno dice 7a obbligato...forse sì, forse no…sicuramente la stanchezza gioca un ruolo importante, secondo me se non lo è ci si avvicina molto…
Bellissima e impegnativa, sicuramente la più dura per me su queste pareti. Una via di quelle serie, maschie, che lasciano uno di quei segni che nella testa di uno che scala sono indelebili.
Infine, dopo una domenica di “defaticamento” (per la testa, ma non per le braccia) nella bellissima falesia di Courchon, il lunedì di Pasqua vede me e il Cobra calarci sulla mitica ULA e, dopo una risalita di 50 metri per scastrare una doppia), partire sul fotografatissimo traverso che segna l’inizio di Au dela du Delire. Altro piccolo capolavoro, sicuramente non con il “respiro” di Gwendal o della Fete, ma anch’essa con un tiro più bello dell’altro (secondo e terzo assolutamente magnifici). Il 7a del quarto tiro impone un passo obbligato non banale, seguono un diedro “alpino” da non sottovalutare ed un tiro che prima di alcuni punti in A0 richiede alcuni passaggi belli e difficili. Interessante il “solo 6a+” dell’uscita, dove una provvidenziale freccia invita a non esitare troppo nel traversare seccamente a destra dopo il secondo punto, per una esposta cavalcata trionfale verso l’ultima sosta.
Così è finita un’altra vacanza in Verdon. Grazie alla natura che ha creato questo paradiso e grazie a tutti gli amici che lo rendono sempre ancora più speciale!

Les Rideaux de Gwendal, L6

Cristina sul magnifico L7 di Les Rideaux de Gwendal
Elvio segue su L7 di Gwendal
Gwendal, L8

Dans les Yeux d'Hervé, L1

Penultimo tiro di Dans Les Yeux d'Hervé




Giovanni sul penultimo tiro de La Fete des Nerfs

Sempre Giova, grazie del click a Olivier
Il mitico Cobra su L1 di Au dela du Delire

Sembra finta...invece è la roccia di L3 di Au dela du Delire