In Bilico è un Sito/Blog creato da grandi appassionati di montagna, che con qualche riga, fantastiche foto e incredibili video raccontano le loro imprese in giro per le Alpi e le pareti più verticali del mondo.

In Bilico is a blogsite created by a group of mountains and climbing enthusiasts who, with short text, amazing photos and videos, tell about their climbs all around the Alps and other famous walls of the globe.

In Bilico est un blog crée par des amoureux de montagne et d’escalade qui avec des petits textes, des images surprenants et des vidéos racontent leur sorties dans les Alpes et dans des autres grandes parois du globe.

venerdì 24 febbraio 2012

Cascade des Viollins

Nell'inverno del 1982 G.Chantriaux salì questa splendida candela completamente free-solo. 
Le picche e i ramponi non erano super sofisticati come quelli contemporanei e visto che era la prima salita assoluta non c'erano tracce di passaggi davanti a lui. Mentre saliva la cascata, dalla finestra di una casetta del paesino di fronte "le Viollins" la sua novella sposa lo guardava stupita e divertita. 

Io e Marco invece, oltre che legarci, sul candelone abbiamo più volte controllato che i nodi fossero ben stretti. Scherzi a parte le condizioni sono ottime anche se il ghiaccio era cemento armato, la candela la si sale tutta in aggancio, piantare le picche era impossibile. Non sottovalutare i due tiri che portano alla candela ed anche gli ultimi due in uscita.
Di seguito il video e qualche foto...

Per vedere il filmato a schermo intero cliccare su youtube


Le Viollins
Il paesino 
I tiri sotto

Attacco la candela

Uscita
Marco che da quando ha le nomic non solo è più forte ma degrada tutte le cascate

L'ultimo tiro


mercoledì 22 febbraio 2012

Val Daone. Il Cero di Placido

Il Cero di Placido, 250m 5 II. Bellissima cascata oggi percorsa in versione integrale. Ossia fatti i due classici tiri iniziali, abbiamo continuato effettuando altre due interessanti lunghezze l'utima delle quali su un bel colonnato....Un bel mercoledì all'insegna del divertimento insieme al solido Luca....

Il Cero di Placido
                                     
Il Ghina in action...
             


domenica 19 febbraio 2012

Ponte di Veja ice climbing...


Inserisco questo report non tanto per la qualità della cascata, che si riduce ad un misero tiro di 4..ma piuttosto per la particolare ubicazione in cui si trova.Siamo a venti minuti di macchina dal centro di Verona esattamente di fronte alla celebre falesia di Ceredo ,ma pù precisamente accanto al più grande ponte naturale d'Europa nonchè il più importante sito archeologico e geologico della Lessinia,il ponte di Veja.
Grazie a delle informazioni molto segrete che si tramandano attraverso una ristretta casta di ghiacciatori locali, sono venuto a conoscenza di questa cascata che presenterebbe una candela iniziale molto interessante
ma attualmente pare abbastanza pericolosa da salire...Bene,così di sabato pomeriggio ci siamo messi
a cazzeggiare per un paio di ore su questo simpatico tiro con una temperatura alquanto primaverile e salutando dalla parte opposta i climbers che scalavano in maglietta sui tiri di Ceredo...







venerdì 17 febbraio 2012

Gèant des tempetes

Una semplice telefonata tra ghiacciatori
Gil: "Ciao Roby senti domani hai voglia di andare a fare Le Viollins"
Roby "nooo mii l'ho fatta due volte andiamo a fare Geant des tempetes"
Gil: "Ma sarà formata? e poi è al sole!! domani danno caldo, poi c'è da camminare"
Roby: "Meglio Gil... il ghiaccio diventa morbido, ci vediamo alle 5.30 a Stupinigi ciao"
Gil:" 5.30 sti cazzi.....ciao"

Riguardo alle info: condizioni super, la candela la si può salire sia a dx che a sx quasi speculare (sembra una prua di una nave rovesciata) c'è una crepa a 5 metri dall'uscita ma sembra ben saldata, non molti passaggi, avvicinamento tracciato, si arriva in macchina fino al fondo portate le catene o gomme da neve, tutte le altre colate del Fournel sono formate...
La discesa dalla cascata: una doppia su albero, altre su abalakov e ultimi 50 metri si disarrampica dal canale.



Gèant des tempetes dal vallone del Fournel
Ecco la nave
Primi tiri

Il pruone 

Che bello il sole

Gil

La crepa che sembra ben consolidata
Roby in corda doppia
Relazione tratta da Glace et mixte en cascade...



mercoledì 15 febbraio 2012

Gola di San Biagio: Esile


Singolare canyon con grande comodità d'accesso posto ad una quota di soli 600m
nella Val di Non, in direzione del Passo della Mendola.
Oggi abbiamo ripetuto la cascata 'Esile',100m II 5.
All'uscita della cascata si cammina attraverso frutteti di melinda...che ambiente !!







martedì 14 febbraio 2012

Gran cascata di Novalesa

Con Noemi siamo andati a fare un giretto in fondo alla val Susa. Le condizioni che vedrete nel filmato si riferiscono ad una settimana fa, dopo venti cm di neve fresca, credo che in questi giorni di super freddo la cascata sia ancora fattibile anche se la sconsiglierei in caso di rialzi termici, visto l'esposizione al sole. La salita è facile e divertente senza nessun ingaggio tecnico.

4 febbraio 2012 Gran cascata di Novalesa 

lunedì 13 febbraio 2012

Valeille: Grand Val

Splendida giornata di puro relax a Cogne nella stupenda Valeille in compagnia
del mitico Roby culo...Bisogna camminare però almeno 1h.30 per trovare
una cascata senza almeno due cordate davanti ,e tutto ciò di giovedì...
Ed alla fine non poteva mancare un super panino nel mitico bar Licone!!

domenica 12 febbraio 2012

Carpe Diem

Splendida cascata che merita una visita. Oggi abbiamo proprio colto l'attimo perchè oltre alle ottime condizioni della cascata abbiamo scalato sotto i raggi del sole che scaldavano il corpo e rendevano il ghiaccio plastico e facile da salire, inoltre nessuno davanti a noi.
Concludo riportando uno scritto di Giancarlo Grassi e Aldo Cambiolo tratto da Diamanti di cristallo pag. 83 che fa riferimento alla cascata Carpe Diem:
"Bisogna cogliere l'attimo fuggente. Oggi si consolida, dopo pochi giorni si sfascia. E' una struttura spettacolare, dai mille riflessi. Alla base della colata, l'anima potrebbe proporsi alla rinuncia. La sua formazione parrebbe precaria o instabile, ma l'occhio attento riesce a tracciare una linea di salita sicura. Osservarla da lontano induce a fantasticare. Portarsi all'attacco farà rivivere quel senso avventuroso che solo poche cascate possono offrire." Carpe Diem, da Diamanti di cristallo - G.C. Grassi & Aldo Cambiolo




Gil




Roberto in uscita


Simone



giovedì 2 febbraio 2012

Quando crolla il "Freestanding"?

Visto che andiamo incontro a temperature polari, mi sembra doveroso postare il seguente argomento:
Sul numero di gennaio della rivista: "LE ALPI" del Club Alpino Svizzero CAS, c'è un interessante articolo che mette in evidenza uno studio di tre ricercatori di Grenoble sul perchè certi "freestanding" possono rompersi istantaneamente, talvolta integralmente, per effetto di determinate sollecitazione termiche, le cui conseguenze sono ulteriormente amplificate dai colpi di piccozza e ramponi degli scalatori.

Testo tratto dalle conclusioni dello studio (pag. 32):
Cosa può dunque dedurre il ghiacciatore che intende scegliere la cascata sulla quale cimentarsi?
Innanzitutto che dovrà diffidare del comportamento delle strutture verticali in presenza di condizioni di temperatura fortemente variabili.
Sembra che gli sforzi si rilascino più rapidamente nel caso dei "sigari", le colonne di ghiaccio fissate alla roccia su tutta la loro altezza, mentre le cosiddette "stalattiti", che non toccano il terreno sottostante, risultano meno sensibili in quanto libere di variare il loro volume in funzione della temperatura.
Lo studio non permette di dire se le variazioni violente attorno agli 0° siano più critiche di quelle che si verificherebbero in condizioni più fredde, in teoria non vi dovrebbero essere differenze per quanto concerne le tensioni generate.
Infine , non va dimenticato che il ghiaccio "freddo" è per sua natura più fragile del ghiaccio "caldo" (cioè vicino a 0°) poichè le fessure vi si propagano con maggiore facilità.

Riporto di seguito qualche breve foto dell'articolo.

Tratto da LE ALPI CAS pag. 30

Tratto da LE ALPI CAS pag. 31

Tratto da LE ALPI CAS pag. 32