In Bilico è un Sito/Blog creato da grandi appassionati di montagna, che con qualche riga, fantastiche foto e incredibili video raccontano le loro imprese in giro per le Alpi e le pareti più verticali del mondo.

In Bilico is a blogsite created by a group of mountains and climbing enthusiasts who, with short text, amazing photos and videos, tell about their climbs all around the Alps and other famous walls of the globe.

In Bilico est un blog crée par des amoureux de montagne et d’escalade qui avec des petits textes, des images surprenants et des vidéos racontent leur sorties dans les Alpes et dans des autres grandes parois du globe.

martedì 26 giugno 2012

Becca di Montandaynè

Splendida gita in compagnia dei fratelli Tezza. Marco ha organizzato uno splendido giro nella parte più selvaggia e meno frequentata di tutto il comprensorio del Gran Paradiso.
Sveglia alle tre di mattina dal ben gestito rifugio Chabot, a colazione molti alpinisti  vanno a fare la Nord del Grampa, noi invece la nord del Montandaynet con spostamento sulla parete sud e discesa a est verso Cogne 2300 metri in discesa. Persone che hanno scelto la nostra gita nessuna solo io e i fratelli Tezza. Il gestore del rifugio dice che dalla est non è ancora sceso e neanche salito nessuno quindi non sarà tracciato, per noi meglio così ogni tanto un po di sana vera montagna ci vuole. Le condizioni sono ottime e una volta raggiunta la cima con un arrampicata su roccia marcia scendiamo dall'altra parte incontrando uno splendido ghiacciaio vergine e qualche crepaccio pronto ad ingoiarci, ma noi super legati e con i nostri mega nodi a palla non ci facciamo intimidire. Arrivati quasi al bivacco Leonessa con un ambiente selvaggio ed isolato comincia il discesone verso la Valnontey e poi i 4 km fino a Cogne, dove una comoda navetta ci riporta a Sarre.
Ora il filmato della salita e discesa con Roby che invece di scalare filava la corda...



giovedì 21 giugno 2012

Ancesieu, Paradiso Magico, qualche considerazione…


Salire questa via vuol dire trascorrere una giornata di gran granito sulla via principe della parete. Pur non avendo ancora salito quella di Larcher, Maurizio ed Andrea ed Allargate i Vostri Orizzonti, confermo quanto detto da molti, ovvero che Paradiso è sicuramente la più dura, probabilmente la più bella.
Se tutte le altre vie presentano almeno 1/2 tiri di transizione e non memorabili, lo stesso non si può dire di Paradiso, in cui ogni lunghezza rimane impressa per la bellezza dell’arrampicata e la varietà di stili. Poche fessure rispetto ad altre vie dell’Ancesieu, ma grande varietà di placche, di muri, di diedri da interpretare, con una chiodatura sempre obbligata ma mai pericolosa (fatta eccezione per L1, in cui in un paio di punti l’opzione caduta non è da considerare).

Ecco la mia descrizione sommaria dei tiri, nella sezione “Relazioni” trovate anche lo schizzo dell’itinerario. Buon divertimento!
 
 
L1: placca appoggiata con movimento duro nella prima parte (difficile capire dove andare) poi più facile, ma expo!, fino in sosta. 6c all’inizio, poi 6b expo
L2: bellissimo tiro su muro appoggiato e fessurato fino a sotto un tettino che si supera direttamente, poi bellissime fessure. 6b+
L3: diedrino tecnico-fisico. 6c+
L4: il mega tiro con l’obbligato. Bellissimo, su tacche, obbligato vero sul 6c+/7a, non pericoloso ma si vola. 7b/+
L5: altro diedro tecnico, poi secondo diedro da proteggere ma facile. 6c+
L6: Bellissimo tiro granitico con diedrone da dulfer, placca a tacche, tettino e fessure fisiche. Bellissimo! 6b/c
L7: muro perfetto su roccia d’argento leggermente obliquo a sx, dal penultimo all’ultimo spit un p.a.. 6c+/7a + 1 p.a. (
L8: diedrino non difficile. 6b, tiro corto
L9: altro tiro difficile su tettini e diedrini, sempre obbligato ma non pericoloso. 7a+
L10: ultima fatica…passo molto duro tra primo e secondo spit ma facilmente azzerabile. Poi mega obliquata a sinistra con finale in aderenza. 7a
L11-L12: diedri molto belli in comune con Orso Poeta. 6c e 6a+, volendo concatenabili

lunedì 18 giugno 2012

Tour Termier: L'Usure du Temps ( Abo- 7c max 6c obbl.)

Il mitico compagno del Pilone Centrale, Luciano da Chiavari,  mi raggiunge a Torino per andare a scalare alla Tour Termier. Arrivati davanti alla parete dopo un avvicinamento ricco di neve e mega scivoloni perchè dotati di sole scarpe da ginnastica, gli propongo subito la via Daisy Chienne un bel ABO fresco fresco spittato da poco e molto ingaggiato, ma Luciano visto che si sente un pochino fuori forma, mi convince a cambiar via su "L'usure" sempre dura ma con qualche tiro di 6c e 6b anche per lui.
La roccia su questa via è magnifica, e il tiro di 7b e quello di 7a sono spaziali, peccato per un tiro di 6a con roccia mediocre.
Di seguito qualche bella foto scattata da me a Luciano:

PS. per Sacha
"La parete era l'ambizione; lo stile divenne l'ossessione" di Alex MacIntyre, 1982. Si trova nell'introduzione del più grande libro di alpinismo mai scritto: HIMALAYA STILE ALPINO di Andy Fanshawe e Stephe Venables. MacIntyre disse questa frase dopo aver aperto una via di 2500 metri in stile alpino sulla colossale parete Sud-Ovest dello Shisha Pangma con due fuoriclasse di nome Roger Baxter Jones e Doug Scott. Il 25 maggio del 1982, quando tu ed io ci arrampicavamo sul grembiule della mamma.
Cerca di essere e non oltre...

Il tiro di 6b+

Il terzo di 7b (continuità su strapiombo e boulder duro per andare in sosta)


Il traverso di 7a del quarto tiro su calcare da favola 



Alla faccia di chi dice che il calcare nel brianconais è brutto

Notare la neve alla base

Luciano sul tiro chiave dopo la sequenza dura



Sul diedro di 6a+

Sull'ultimo tiro di 6c

Dopo tutte le belle foto che gli ho fatto almeno una me la merito

La Meje, e Luciano che prova ad andarci in moto.

domenica 17 giugno 2012

Paradiso magico

Ieri, sabato 16 giugno 2012, ho chiuso il cerchio con la parete dell'Ancesieu, un percorso iniziato più di 8 anni fa, fatto di scalate, fatica,spaventi,soddisfazioni e frustrazioni, amicizie, calde giornate di sole e veloci ritirate sotto scroscianti diluvi. Ieri, con la salita di Paradiso Magico, la via simbolo di questa selvaggia parete, ho salito tutte le linee di questo magico posto, ognuna di essa mi ha regalato emozioni incredibili, così come le persone,e sono molte,che mi hanno accompagnato in questo percorso, Diego con il quale ho scalato la prima e l'ultima, Gil, Gigio, Miriam, Fabio, Cobra, Tromba, Sergio, Giampiero, Marco e magari altri che sicuramente sto dimenticando, a tutti Grazie!
Tuttavia, in questi anni ho imparato il valore dello stile e il piacere della libera e così devo ancora una volta dire grazie all'artefice di tutto questo, Manlio Motto, per aver creato delle vie così dure, affascinanti e per nulla scontate, perché proprio grazie a questo da domani può iniziare un nuovo percorso in un vecchio posto, un percorso volto a spingere i miei limiti oltre la semplice conquista della cima, perché ricordate, come dice il mitico Gil ...LA LIBERA È TUTTO!
LA VETTA È UN'ILLUSIONE, LO STILE UN'OSSESSIONE!!
Oltre all'Essereeeeee!!!!

giovedì 14 giugno 2012

Ancesieu - Allargate i vostri orizzonti 7b/Ao-6c+ obbl.











È tra le vie più dure della parete, sicuramente la più misteriosa e temuta...
Conta poche ripetizione e i cordoni marci alle soste e alcune lunghezze ben sporche lo confermano.
Le prime due lunghezze sono le più dure, qua l'obbligatorio è veramente esigente e in alcuni tratti un tantino pericoloso.
Si prosegue con due tiri in perfetto stile Ancesieu, impegnativi e parzialmente da integrare, in maniera non semplicissima.
Poi la via regala tre splendide lunghezze più rilassanti, un camino "squeeze" di stampo yosemitico,una in strapiombo stile falesia e l'altra una fantastica lama fessura ad incastri di mano e dülfer.
Il penultimo tiro risulta poco scalabile pur su un muro splendido e numerosi p.a. sembrano indispensabili.
Un facile traverso al di sopra di un tetto porta alla base di un ultima rude,dura e strapiombante fessura da superare con incastri sfuggenti e movimenti molto fisici.
Per me è una delle più belle vie che ho percorso all'ancesieu,ma anche una delle più impegnative, ho trovato l'obbligatorio severo e a tratti un po' forzato tanto da rendere alcune cadute poco auspicabili, in più la roccia un po' sporca non aiuta a rimanere tranquilli.
In conclusione, via consigliata a gente con esperienza sul genere e nervi molto saldi!









lunedì 11 giugno 2012

Paroi des Lys

Splendido sabato di super scalata con Diego su questa bella parete del Brianconnais. Abbiamo salito "Le haut dans le gaz" il calcare è aderente e compatto e per tutta la via non manca l'esposizione. Il tiro di 6C+ è super ed il traverso di 7a ha un blocco sotto il tetto molto divertente. La via con il velocissimo Diego è finita subito così alle 15 eravamo a finire le dita sui super tiri tecnici e lunghi della falesia "Le Pouit", perchè di scalare non siamo mai sazi, abbiamo smesso alle 19 quando le dita chiedevano pietà, e le braccia non riuscivano a chiudere neanche lo zaino.
Di seguito qualche foto della bella e piacevole giornata...

Diego chiude la tacca grigia


Studia il blocco del 7a
Gil che traversa sul 7a

Diego esce dal duro con un pochino di vuoto sotto al c....o

Quasi alla fine





In doppia veloci

Via le 2 mezze corde per prendere la singola e correre alla falesia del Pouit perchè abbiamo ancora voglia di scalare.



giovedì 7 giugno 2012

Empire State Building - Pilier Rouge du Clocher du Tacul


In questo periodo di tempo incerto e perturbato è un delitto non approfittare di un sabato di tempo stabile e soleggiato, così insieme a Marco e Francesco decidiamo di fare una puntata veloce ai Satelliti del Mont Blanc du Tacul, le "plat du Jour" prevede scorpacciata di placche, fessure e incredibili spigoli... Empire state Building, via unica nel suo genere con alcune lunghezze eccezionali!! L4,rude fessura ad incastro di mano/pugno e L5, magnifico spigolo verticale con spittatura obbligatoria valgono da sole il pur caro biglietto della funivia!!!





mercoledì 6 giugno 2012

La Nebbia agli Irti Colli


Esiste un posto in Piemonte che pare Svizzera , ma Svizzera non è. Un posto dove una bucolica passeggiata porta in mezz'oretta scarsa ad un ameno rifugio collocato tra prati verdi, dove placide pascolano le mucche e gironzolano curiose le marmotte. E in alto, in cima a questi verdi pascoli, torri di calcare perfetto si stagliano contro il cielo e sembrano castelli di sabbia. Su queste belle pareti, numerosi itinerari sono stati aperti e in gran parte l'autore di questi gioielli è Manlio Motto. Non lasciatevi però troppo cullare dall'amenità del posto, perché le vie sono sì splendide, ma tutt'altro che plasir, anzi, in quegli anni Manlio ha voluto mettere alla prova tutto il suo talento e i suoi nervi saldi d'apritore. Il risultato sono vie impegnative con obbligatori severi e a tratti lunghi run out da far rizzare i capelli. Anche questo ricorda un po' la Svizzera e alcuni suoi mitici luoghi tipo Wendenstock. Infine, a dimostrazione che il paragone con il Wenden è più che azzeccato, anche qua la meteo è capricciosa e in pochi minuti una splendida giornata di sole si può trasformare in uno spesso nebbione... d'altra parte, il nome della via percorsa oggi non credo che sia stato dato per puro caso...

venerdì 1 giugno 2012

Fessure Mitiche in Valle Orco - Capitolo I: Bianca Parete 5.11a

Dopo svariati anni di frequentazione di questa splendida valle, vero paradiso per i "granitisti" di tutta Europa, mi è venuta voglia di racchiudere in una raccolta di foto e filmati le più belle e significative lunghezze della Valle Orco. Inizio a presentarvi BIANCA PARETE, splendida fessura ad incastro di mano e pugno. Situata al Dado, struttura minore posta poco al di sopra del vecchio hotel Blanchetti, questa parete racchiude in pochi metri magnifiche lunghezze in fessura, vie d'artificiale moderno e incredibili monotiri a spits, il tutto immerso in un contesto naturale bucolico a soli 5 minuti dall'auto. Ma torniamo alla fessura, Bianca Parete fu scoperta e salita con largo uso d'artificiale nel 1976 da Sartore e Zanet, la prima libera è opera del fuoriclasse torinese Marco Bernardi, il quale la gradò VI+ (6A !!), ma si sa, all'epoca tutto ciò che era duro era 6a o poco più... Ad oggi il grado più consolidato è un buon 6b+, anche se molti la reputano anche più dura di 6c... tuttavia le fessure richiedono tecniche specifiche e una certa resistenza al dolore, io ho preferito darle un grado "americano" e nel complesso credo si possa valutare 5.11a. Numeri a parte, la fessura è splendida, 25metri, rude all'inizio con incastri prima di mano e poi di pugno, quindi si supera un tettino in opposizione e dopo un provvidenziale "no hands rest", si riprende con arrampicata più varia con ancora magnifici incastri fino in sosta. Il tiro si protegge bene a Friends e per scalarla in sicurezza è necessaria una serie dal 0,75 al 4,5 BD, ma se si vuole scalare un po' più tranquilli, consiglio di raddoppiare il n° 2 e il n° 3. let's go jam!!