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giovedì 7 luglio 2016

Auguille du Midi, Contamine (6c/7a max, 6a obbl.)

Per rientrare da Torino a Luxembourg non c'è nulla di meglio di un intermezzo a Chamonix, soprattutto se la domenica dedicata al viaggio è anche una domenica di bolla meteorologica con percentuale di "insoleggiamento" al 100% sul Monte Bianco.
E così dopo la rigorata ad oltranza che ci vede tristemente battuti dall'armata teutonica ed una guidata notturna fino a Chamonix, mi arrotolo sui sedili della mia auto per una bella dormitina aspettando la partenza della prima benna per l'Aiguille du Midi. L'indomani, nella solita accozzaglia variegata che si ammassa alla partenza della funivia, i primi tre biglietti emessi sono quelli che finiscono nelle tasche mie e della coppia di climber più famosi di Oregina (Genova, Italy).
Destinazione del giorno: la falesia d'alta quota di Chamonix, leggi anche sud della Midi. Alle 8,30 siamo già pronti all'attacco, togliamo scarponi ramponati per ritrovarci con più consone scarpette a risalire lungo la via Contamine. I primi 3 metri sono in comune con la Rebuffat (affollatissima, come sempre), poi la via corre più o meno lungo lo spigolo che delimita a destra la faccia principale della sud, prima che questa volti per formare i diedri percorsi dalla Kohlmann.
La Contamine, recentemente ripulita dei molti chiodi che si usavano per un percorso prevalentemente in artificiale, è oggi una short climb di libera assolutamente eccezionale. La roccia è perfetta, granito top per nulla intaccato dalle ripetizioni. Magnifici L2 (6a), un'arrampicata in placca con ottime protezioni in fessura, L3, complessa su fessure svase (6b+) ed L6, altro tiro lungo e difficile che percorre prima una lunga fessura pressochè interamente da proteggere, per poi concludersi con un difficile ristabilimento (spit nuovo di zecca estremamente gradito) ed una rampa-placca ancora delicata (da 6c a 7a a seconda delle topo). Noi abbiamo optato per una ridiscesa in doppia sulla parete senza percorrere l'ultima lunghezza di raccordo per rientrare alla stazione di arrivo della funivia. Con questa soluzione si può lasciare il materiale glaciale tranquillamente alla cengia di partenza.
Nonostante l'affollamento di turisti che affollano le benne di rientro alle 4 siamo seduti al bar di Chamonix, in pieno stile Bassanini (peccato che lui ci arrivi alla stessa ora dopo aver salito e sceso la sud del Fou...) e alle 11 sono di ritorno in una Luxembourg ancora illuminata dalle ultime luci del nord.

Elvio arriva in sosta su L1

Magnifico L2 per la Nella...che sia il 6a più bello del Bianco?


Il solito ambiente da cartolina di Chamonix...

Sembra che stia tirando un chiodo lo so, in realtà sto cercando di proteggere il fessurino di L6...la tirata di chiodo è in arrivo...

Non manca la placca a knob per concludere...

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