Venerdì sera, con l'allegra combriccola costituita da Diego, Jack, Andrea ed il Sottoscritto decidiamo di dirigerci alla Rocca Bianca, bella cima di oltre 3000 metri in fondo alla Val Varaita, destinazione Macrocouloire, salita lontana dalle affollatissime goulotte del Monte Bianco... o almeno così pensavo...
E' ancora buio quando giungiamo alla sbarra che delimita la salita al colle dell'Agnello, ma qualcosa non mi torna... più di sette macchine occupano il piccolo parcheggio a bordo strada...nemmeno il tempo di spegnere il motore che un'orda di ghiacciatori armati di sfavillanti piccozze si riversa in strada ovviamente tutti in direzione del Macrocouloire.
Comunque sono ancora troppo assonnato per lasciarmi vincere dallo sconforto, quindi al gelo del mattino mi preparo e in breve eccoci risalire i noiosi tornati che portano verso il colle.
Dopo quasi due ore di cammino eccoci sotto al couloire, un rapido conto e...ben 23 persone sono impegnate nel canale e altre stanno giungendo dietro di noi!!
Ormai è tardi per tirarsi indietro... indossiamo le armature pronti alla battaglia!!
I primi 250 metri passano tutto sommato senza grossi problemi, anche perché le difficoltà sono modeste e le condizioni della roulotte pressochè tutta in neve rendono la progressione sicura.
Ma l'idillio dura poco, il canale si stringe ed il ghiaccio affiora... le cordate si accumulano come nel peggior ingorgo in tangenziale nell'ora di punta del mattino, una pioggia di ghiaccio e roccia comincia a tempestarci manco fossero gli asteroidi di Armageddon, così schivando, chi meglio chi peggio, questi proiettili, raggiungiamo uno strapiombino di roccia stile millefoglie, dove Io e Diego a forza di mazzate facciamo letteralmente penetrare nella roccia due bei chiodi. Questa nicchia ci accoglierà per più di un'ora, quando finalmente il bombardamento cessa.
Ci fiondiamo fuori e saliamo velocemente il tiro chiave di ghiaccio preoccupati che da un momento all'altro la guerra ricominci.
La calma perdura e in breve siamo in vetta, soliti complimenti di rito e giù per l'infinito canale. Arriviamo alla macchina che è nuovamente buio...ma andare a lavorare certe volte no eh!?!?
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