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mercoledì 30 gennaio 2013

Tour de Trois Cols et Col Sup du Tour


Splendido giro in quota con Stefano che normalmente viene affrontato ben più avanti in stagione, ma la bellezza dei ghiacciai e delle cime completamente ricoperte di abbondante coltre nevosa e la quasi certezza di una sciata appagante, ripagano abbondantemente della maggior fatica e freddo che si è costretti ad affrontare in pieno inverno.
La prima parte del Tour consiste nella salita in funivia ai Grand Montets, ovviamente vista la calca di sciatori e alpinisti, dopo un'abbondante coda di più di un'ora;quindi una rapida discesa fino al ghiacciaio dell'Argentiére e messe le pelli, il primo colle di giornata è proprio davanti a noi, il col du Chardonet.



Giunti al colle, un ripido couloire di un centinaio di metri ci porta sul ghiacciaio du Saleina e dopo una veloce traversata siamo ai piedi della Fenetre du Saleina, secondo colle di giornata la cui salita è ripida e faticosa e ci costringe a procedere sci in spalla.
Attraversata la Fenetre il panorama sul ghiacciaio du Trient è maestoso, ma il sole è già basso e non possiamo soffermarci troppo.
Rimesse le pelli un breve traverso ascendende ci porta al Col du Tour, ultima fatica di giornata, o almeno così credevemo...
Dal colle si gode di una vista spettacolare sulla Aiguille du Chardonet e sul tormentato Glacier du Tour e il sole che tramonta dietro la Aiguille Vert rende il tutto ancora più emozionante!




Una breve doppia ci deposita sul ghiacciaio e la sciata in mezzo a seracchi e grandi crepacci si alternano a immacolati lenzuoli di neve farinosa; in breve siamo sulla piccola morena sotto al Rifugio Albert 1er.
Cinquanta metri di dislivello ci separano dal nostro meritato riposo, ma saranno cinquanta metri mooolto sudati, infatti il pendio che difende il locale invernale è in neve assolutamente inconsistente e ci costringe a nuotare per più di un'ora nella neve alta prima di raggiungere la balconata del rifugio. E' già buio quando apriamo la porta del confortevole bivacco e ovviamente siamo soli, la calca di persone del mattino è ormai uno sbiadito ricordo.



La notte al bivacco passa calda e confortevole grazie alla stufa e alla molta legna a disposizione, all'alba decidiamo di risalire al Col Superiore du Tour che il giorno precedente ci era sembrato in ottime condizioni d'innevamento. La salita lungo il ghiacciaio è piacevole, c'è da battere traccia ma il fondo è ben portante e i 20cm di farina non ci fanno tribolare molto, anzi fanno presagire una discesa strepitosa. Il colle è tutto sommato breve, circa 200 metri con le giuste pendenze per divertirsi.
Giunti al colle ci prepariamo con calma per gustarci la lunga discesa su Le Tour... quasi 2000m di discesa super divertente su bella farina!!




Vi lascio con un filmato che riassume questa splendida avventura, Stay Pow!!






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