Appuntamento alle 7, ma sono le 7,25 ed io ho appena aperto gli occhi. Ok, per oggi niente cascata... Lo comunico ai poveretti che mi aspettano infreddoliti e penso a quale falesia finalese proporre ai miei amici liguri...
E invece, sorpresa! I miei compagni ghiacciatori mi invitano a saltare in auto e raggiungerli a Cesana per il caffè, che generosamente prolungheranno per aspettarmi. In fondo è freddissimo, attaccare la cascata un'ora dopo potrebbe persino rivelarsi saggio. Un tale gesto di amicizia va onorato! E così neppure un'ora dopo sono con loro a bere il mio cappuccino a Cesana, destinazione Valle Argentera.
Non ero mai stato in questa valle, nè in inverno nè in estate. La cosa che più fa effetto è il totale isolamento di un luogo che, paradossalmente, è a poche centinaia di metri in linea d'aria da montagne fra le più commercializzate e umanizzate delle Alpi, quelle del Sestriere e della Via Lattea, brulicanti di impianti e di turismo cittadino sui monti.
Pochissime persone in giro, qualcuno su l'Altro Volto (vedi post di Gil) e qualcuno su Rio Gentire, per il resto soltanto silenzio.
Il cascatone del Boucher forse non soddisfarrà gli amanti del moderno ghiaccio difficile, ma è davvero una bella gita in montagna che riempie una giornata.
Un avvicinamento non così corto che si conclude con un bel canale porta all'attacco di una linea davvero estetica, sicuramente non estrema, ma che il freddo intensissimo, il ghiaccio difficile e la totale assenza di segni di precedenti passaggi contribuiscono a rendere tutt'altro che banale. Un diego in ottima forma, veloce e sicuro come sempre, si divora la cascata con disinvoltura...Chapeau!
La salita si effettua in due tiri di poco meno di 60 metri, la prima sosta è su un buono spit all'interno di una nicchia rinforzata da un abalakov, la seconda su tre chiodi tradizionali posti subito alla fine delle difficoltà, da cui ci si cala in doppia.
Sabato scorso (9 febbraio) le condizioni di innevamento erano al limite per garantire la salita in sicurezza; valutare con massima attenzione questa gita in seguito a nevicate recenti e/o abbondanti, in quanto gli ultimi 300 metri dell'avvicinamento sono esattamente in un canale di scolo di valanghe (sia dal canale stesso, sia dai pendii soprastanti la cascata).
Il canale di accesso |
Diego liquida con scioltezza il primo tirone |
La cascata dal fondovalle |
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