Il couloire Davin, un canale mitico, bello come pochi altri nelle alpi... Tutti i freeriders sognano di scendere questo lungo, ripido e rettilineo canale su bella neve farinosa.
Io non faccio eccezione e cullando il sogno , speranzoso dopo le recenti nevicate, alle 5am sono in auto con Gubis direzione Briançon...
Ore 6.30am qualche crepa inizia a insinuarsi nel nostro sogno... 8°C al parcheggio e cielo coperto non lasciano ben sperare...
Ore 9.30am il sogno vacilla... un gruppetto di francesi che ci precedevano fanno dietro front all'inizio del conoide...
Ore 10.30am il sogno si trasforma in incubo... il canale è per gran parte svalangato e il rigelo a quota 2300m è del tutto assente.
Demoralizzati, ma non del tutto cominciamo a salire, prima sci ai piedi, compiendo acrobatiche evoluzione su blocchi di valanga, quindi sci a spalle su neve inizialmente portante.
Ore 11.30 l'incubo diventa realtà... la neve portante lascia spazio alla tanto attesa neve fresca, soltanto che non si tratta di leggera farina 000, ma di un collone umido immondo in cui sprofondiamo fino al ginocchio.
Ci rendiamo presto conto che in queste condizioni la cima è cosa veramente ardua e il prezzo da pagare per una discesa scadente è troppo alto, quindi a quota 2850m allestiamo la nostra piazzola e facciamo dietrofront.
Il sogno rimane ancora da realizzare, ma per fortuna il Davin è sempre lì e la neve cade tutti gli inverni...non resta che continuare a cullarlo aspettando l'attimo fuggente per realizzarlo...
Stay Pow
Io non faccio eccezione e cullando il sogno , speranzoso dopo le recenti nevicate, alle 5am sono in auto con Gubis direzione Briançon...
Ore 6.30am qualche crepa inizia a insinuarsi nel nostro sogno... 8°C al parcheggio e cielo coperto non lasciano ben sperare...
Ore 9.30am il sogno vacilla... un gruppetto di francesi che ci precedevano fanno dietro front all'inizio del conoide...
Ore 10.30am il sogno si trasforma in incubo... il canale è per gran parte svalangato e il rigelo a quota 2300m è del tutto assente.
Demoralizzati, ma non del tutto cominciamo a salire, prima sci ai piedi, compiendo acrobatiche evoluzione su blocchi di valanga, quindi sci a spalle su neve inizialmente portante.
Ore 11.30 l'incubo diventa realtà... la neve portante lascia spazio alla tanto attesa neve fresca, soltanto che non si tratta di leggera farina 000, ma di un collone umido immondo in cui sprofondiamo fino al ginocchio.
Ci rendiamo presto conto che in queste condizioni la cima è cosa veramente ardua e il prezzo da pagare per una discesa scadente è troppo alto, quindi a quota 2850m allestiamo la nostra piazzola e facciamo dietrofront.
Il sogno rimane ancora da realizzare, ma per fortuna il Davin è sempre lì e la neve cade tutti gli inverni...non resta che continuare a cullarlo aspettando l'attimo fuggente per realizzarlo...
Stay Pow
The Davin couloire & The Loosers from Sacha Weller on Vimeo.
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